Relazione della Commissione europea sugli ostacoli al commercio ed agli investimenti
Anno 2017
La Commissione UE ha presentato al Parlamento ed al Consiglio europei alla fine del mese scorso, con la quale fornisce una panoramica degli ostacoli al commercio ed agli investimenti posti nel 2017 dai Paesi terzi complessivamente, ovvero su tutti i settori produttivi.
Nella relazione emerge, innanzi tutto, il dato preoccupante che il numero di ostacoli attivi nel 2017 è aumentato fortemente arrivando a 396 casi – rispetto ai 372 registrati l’anno precedente – , dei quali per gran parte si tratta di barriere di carattere sanitario e fitosanitario.
Inoltre, si conferma che il settore maggiormente colpito è quello agroalimentare. Al primo posto per nuovi ostacoli è l’agricoltura e pesca, seguito da misure che incidono in modo orizzontale su più settori e dal comparto vitivinicolo.
I Paesi più protezionisti risultano, in ordine: Russia, Cina, Indonesia, India, Brasile, Corea del sud, Turchia e Stati Uniti (che, come noto, peraltro, nel 2018 hanno notevolmente aumentato le barriere alle importazioni).
Nel documento viene anche evidenziata, in termini positivi, la rimozione di 45 ostacoli avvenuta nel 2017 in conseguenza alle azioni intraprese dalla UE che già nel 2016 avevano portato all’eliminazione di 20 barriere.